lunedì 2 settembre 2013

SPORT E BAMBINI, RAPPORTO SEMPRE PIU' DIFFICILE

Peggiorano le performance sportive dei più piccoli a causa di tv e pc

In un'epoca in cui essere sportivi equivale a guardare una partita in televisione non era difficile immaginarsi i risultati a cui è giunta una ricerca sul rapporto fra bambini e sport. Lo studio norvegese coordinato dal dott. Lejf Inge Tjelta e pubblicato sullo Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports lascia poco adito a interpretazioni, rivelando una sempre più scarsa attitudine dei bambini alla pratica sportiva.
La ricerca ha analizzato le performance atletiche di migliaia di bambini in un periodo temporale di 40 anni, prendendo come termine di paragone i tremila metri piani e scoprendo alla fine un peggioramento pari al 10 per cento dei risultati cronometrici.
Grazie alla consultazione di centinaia di registri scolastici redatti dagli insegnanti di educazione fisica nel corso degli anni, i ricercatori norvegesi hanno potuto appurare una decrescita costante dei  risultati ottenuti a partire dagli anni novanta, con una media di circa un minuto e venti secondi in più per percorrere i tremila metri rispetto al passato per i maschi e di un minuto per le femmine.
Spiega il coordinatore della ricerca: “fino agli anni '90 nel loro tempo libero i bimbi uscivano a giocare, perfino qua in Norvegia. Ora stanno di fronte al computer, soprattutto i maschi: questo spiega anche perché i risultati sono peggiorati di più proprio nel sesso maschile. Ogni giorno ci dovrebbe essere un'ora di educazione motoria, fin dalla scuola dell'infanzia. In molte scuole peraltro il poco tempo dedicato alla ginnastica sfuma senza che si faccia davvero movimento, perdendo un enorme potenziale educativo. Bisognerebbe investire di più in insegnanti qualificati, in grado di coinvolgere i bambini in attività divertenti, e incoraggiare soprattutto coloro che non fanno sport dopo la scuola. Anche perché se si è molto attivi da piccoli poi è più probabile mantenersi in esercizio e continuare a praticare sport da adulti, combattendo così sovrappeso e obesità. Per sconfiggere la sedentarietà nei bambini – precisa l'esperto - è anche opportuno ridurre l'uso dell'auto. Oggi prendiamo la macchina anche per percorrere meno di tre chilometri, per cui c'è spazio per cambiare cattive abitudini: per far capire ai ragazzi che l'attività fisica è importante basta ad esempio andare in giro in bicicletta per il quartiere piuttosto che salire in auto. Dobbiamo insegnare ai nostri figli il piacere di mantenersi in forma attraverso il movimento”, conclude il dott. Tjelta. 


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