di: David Boni
“Un calcio dominante, tattico, veloce. Costantemente
all’attacco. E’ il nostro credo da sempre. Ma qui all’Ajax non è un concetto
vuoto. Insegniamo a come mettere sulla difensiva gli avversari e per farlo bene
servono intelligenza e un elevato livello d’istruzione calcistica
–- Se entri a
fare parte dell’Ajax significa che hai talento, perché la selezione iniziale è
enorme. A quel punto a fare la differenza è il carattere. Chi ne è sprovvisto,
si perde. Abbiamo un cartello affisso qui fuori. C’è scritto: “La tua partita
dura un’ora e mezza la settimana, i tuoi allenamenti dieci ore. Cos’è più
importante?” Chi non capisce, non arriva. Abbiamo quindici formazioni
giovanili, tutte composte da una ventina di giocatori. I più piccoli hanno 7
anni. Per ognuna di esse c’è un trainer, un vice, il tecnico dei portieri. A
questi si aggiungono i tecnici specializzati su determinati ruoli, i preparatori
atletici, lo staff medico, lo psicologo”.
Frank De Boer
Queste parole di Frank De Boer
capo allenatori (guida la prima squadra e supervisiona le squadre di livello
giovanile superiore), l’ex bandiera dell’Amsterdam arena, che ci fa capire in
poche parole quale è il significato E cosa vuol dire giocare nell’Ajax.
L’Ajax, società nata ad Amsterdam
nel 1934, è una delle più
importanti realtà del Calcio Olandese,
dove molti campioni come Patrick Kluivert,
Clarence Seedorf, Marco Van Basten,
Jhoan Cruijff, Wesley Sneijder, Frank Rijkard, Zlatan Ibrahimovic hanno
iniziato la loro carriera, molti di Loro arrivati giovanissimi a vestire la
maglia bianco-rossa del club Olandese.
Per decenni l’Ajax è stato uno
dei club più prestigiosi e vincenti in Europa,(3 coppe dei campioni, coppa
delle coppe, supercoppa) in grado di
allestire squadre di altissimo livello e produrre giocatori di altissima
caratura a livello internazionale. Purtroppo, la globalizzazione e il basso
profilo del calcio Olandese hanno messo in ginocchio rispetto ai club d’elite
di Inghilterra, Spagna, Italia e Germania, che oggi dominano il calcio. L’Ajax
non riesce più ad essere competitiva come un tempo. Ma in termini di strutture
e produzione di talenti a livello giovanile, l’Ajax è ancora un punto di
riferimento a livello mondiale, al pari dei migliori.
Si può dire che oggi il settore
giovanile dell’Ajax sia diventata
un’industria. Produce giocatori, li forma fino a livello professionistico per
poi venderli nel mercato d’elite.
‘’Tutte le idee moderne sullo sviluppo dei giovani giocatori partono
dall’Ajax.Sono loro i padri fondatori.’’
(Huw Jennigs- responsabile
settore giovanile Fulham)
I CRITERI DI SELEZIONE
Il settore giovanile è conosciuto
come ‘’De Toekmost’’ (il futuro) , inizia tutto con un processo di scouting, che porta piccoli giocatori a
partire dai 6-7 anni, i criteri per le selezioni, durante le prove tecniche,
non sono i goal segnati o quanto veloce corrono, ma quanto di divertono nel
fare ciò che fanno, gli osservatori, giustamente a mio parere, prestano
attenzione a quanto desiderio hanno i bambini di essere li a giocare, questo è
il primo criterio.
Gli osservatori cercano i bambini
prevalentemente nei Paesi Bassi o addirittura ad Amsterdam, obiettivo
principale quindi valorizzare talenti locali, preparano una relazione per l’allenatore
della categoria di appartenenza, l’allenatore a sua volta organizza una
giornata di allenamento alla quale assistono tutti gli allenatori del settore
giovanile. Se il feedback è per tutti
positivo, il ragazzo viene chiamato per un periodo di prova, in questo periodo
vengono incamerati e computerizzati tutti i dati riguardanti il ragazzo stesso
e successivamente analizzati perla decisione finale.
Nella scelta prevalgono gli
aspetti meno allenabili, cioè l’intelligenza tattica (visione di gioco) e la
personalità. Per quanto riguarda la tecnica, molto si può fare tra gli 8 e i 12
anni.
Un altro punto fondamentale per
loro è la velocità, in particolare nei primi 10 metri con e senza palla.
Ci sono circa 200
giocatori nel settore giovanile, dai 7 ai 19 anni, quasi 30 di loro
vengono scartati ogni anno, dicendo semplicemente che non sono abbastanza abili
e nuovi giocatori li sostituiscono.
Ogni singolo giocatore è misurato
su un certo numero di aspetti del proprio gioco e gli è chiesto di raggiungere un
minimo standard se sceglie di restare nel ‘’sistema’’
La prima volta che gli standard
non vengono rispettati , il sistema è abbastanza tollerante, la seconda volta
vengono chiamati i genitori e viene fornita una guida speciale durante gli
allenamenti per riportare il giocatore a
rispettare i limiti del sistema di valutazione.
Non esiste una terza opportunità.
Un esempio: quando i giocatori si
allenano, il loro battito cardiaco viene monitorato, assieme ad altri parametri
fisici. In questo modo non possono terminare l’allenamento dicendo di essere
più di quello che sono realmente, perché le statistiche mediche raccolte dal
monitoraggio sarebbero pronte a smentirli.
Niente compassione, il settore
giovanile viene gestito per quello che è un business, i giocatori sono il capitale, che serve a sostenere
economicamente il settore giovanile, il club e tutto ciò che fa parte della
società Ajax.
Sono allenati alla battaglia,
esortati a comportamenti rigorosi ed educati. Essere un membro dell’Ajax che
sia a livello professionistico o di settore giovanile, è essere parte del club.
L’Ajax cura ogni singolo aspetto , dalle tazze di the alle lenzuola in cui
dormono i giocatori.
REGOLE DISCIPLINARI
Le regole di comportamento sono
molto rigide:
La puntualità
La presenza agli allenamenti
Niente orecchini, braccialetti e
anelli
Il rispetto per l’allenatore ed i
dirigenti del club, ma anche per i compagni, gli avversari e l’arbitro
Il comportamento deve essere
corretto anche fuori dal campo(trasferte, tornei, ecc)
Regole di comportamento generali,
perché i giocatori sono considerati gli “ambasciatori “ dell’Ajax
COME L’AJAX ALLENA I SUOI GIOVANI
La seduta di allenamento dura
circa 90 minuti e comprende:
riscaldamento 15/20 min
lavoro tecnico sull’obiettivo
proposto 20/25 min (gli esercizi devono essere sempre vari)
verifica dell’obiettivo(con
partite 4 contro 4, 6 contro 6, 7 contro 7utilizzando particolari accorgimenti
per favorire il raggiungimento dell’obiettivo).
Al lavoro coordinativo senza
palla vengono dedicati 30 minuti a settimana, tutto in rapidità curando in
particolare l’aspetto della velocità massima sui 10 metri, inoltre ai bambini
viene consegnato un compito a casa da imparare.
Con i bambini 8-12 anni viene
curata prevalentemente la tecnica , con una progressione didattica varia perché
il bambino in questa fascia d’età vuole apprendere sempre cose nuove e perché
ha una capacità d’attenzione limitata. In primo luogo deve imparare a stare in
campo,quindi viene curato anche l’aspetto tattico parallelamente a quello
tecnico.
Con i bambini 11-12 anni il
lavoro tecnico è abbinato al gioco di squadra,
la gara quindi diventa un punto di riferimento.
I tecnici olandesi organizzano
blocchi di lavoro di 3-4 settimane, dove l’obiettivo è la risoluzione degli
aspetti negativi emersi durante la gara. Successivamente si passa all’analisi
di altri elementi. Se emergono carenze tecniche, l’attenzione dello staff viene
focalizzato sul dettaglio da correggere senza perdere mai di vista l’obiettivo
da raggiungere.
‘’fai le stesse cose ancora ed
ancora, e poi le ripeti un altro po’ di volte’’
Van der Wiel(terzino nazionale
olandese, in forza al Paris Saint Germain)
L’ORGANIZZAZIONE
DELL’ALLENAMENTO-IL MODELLO ‘’TIPS’’
Tecnica, intuito, personalità,
velocità. In Olanda allenano in talento. Il Tips è costituito da dieci criteri,
vengono curati nell’ordine , la formazione e la coordinazione, il tiro, il
passaggio e la rimessa laterale. Inoltre il dribbling, il colpo di testa, la
finalizzazione, la posizione e la visione di gioco attraverso le partitelle a
tema. Ogni esercitazione è supportata da video e spiegazioni approfondite. E’
vero niente di nuovo. Le tecniche si conoscono, vengono applicate anche in
Italia, il segreto non sta nella metodologia, ma nella filosofia.
I TECNICI DELL’AJAX
‘’bisogna avere allenati alla
mentalità Ajax per vedere un bambino da Ajax, per questo ogni squadra ha due
allenatori: il titolare e il secondo, che è titolare in un'altra squadra.
Ogni squadra ha anche un team manager che partecipa attivamente e costantemente
alla vita della squadra e dei suoi giocatori, riceve relazioni dagli allenatori
e le effettua per la società. Ogni squadra ha un fisioterapista (in genere uno studente
dell’ultimo anno di corso) che assiste agli allenamenti e a tutte le gare.
La piramide tecnico-dirigenziale
è cosi formata: presidente ( Hennie Henrichs) . Capo-allenatori è Frank De Boer
(guida la prima squadra e supervisiona le squadre di livello giovanile
superiore), seguono i direttori tecnici, si occupano delle formazioni di
livello medio, inferiore e basso.
LA CONTINUITA’
Il programma di allenamento è
uguale a quello seguito dai giocatori della prima squadra: i ragazzi in questo modo vengono abituati e educati allo stile Ajax. La base
storicamente , è il ‘’total football’’ . Ma è adeguata all’età dei partecipanti
e al livello di abilità. Non si parla solo di tattica, si parla di identità, di
stile di gioco. La formula magica è il 4-3-3: l’Ajax insegna un calcio
riconoscibile, attraente, figlio di una mentalità offensiva, creativo, veloce,
fatto di regole precise. L’assetto è applicato a tutte le formazioni.
IL CALCIO TOTALE
È l’espressione con cui nel
calcio si definisce quello stile di gioco per cui ogni calciatore che si sposta
dalla propria posizione è subito sostituito da un compagno, permettendo cosi
alla squadra di mantenere inalterata la propria disposizione tattica. Secondo
questo schema di gioco nessun giocatore è ancorato al proprio ruolo e nel corso
della partita chiunque può operare indifferentemente come attaccante,
centrocampista o difensore. Il calcio totale è stato anche il primo stile di
gioco ad applicare sistematicamente il pressing e la tattica del fuorigioco.
Mentre centrocampisti e attaccanti pressano a tutto campo e spesso
in maniera selvaggia i portatori di palla avversari, i difensori difendono a
zona applicando il fuorigioco. I terzini spingono sulla fascia palla al piede e
arrivano sul fondo a crossare, come spesso gli attaccanti tornano in difesa a
coprire.
La differenza del calcio totale
rispetto ai moduli a zona è che i giocatori si muovono in relazione alla
posizione dei compagni invece che a quella della palla.
Il pressing a tutto campo ha
anche l’effetto di mantenere la squadra corta,cosa che favorisce gli
inserimenti offensivi così come i ripiegamenti difensivi. Questo influisce però
anche sul gioco del portiere, che opera quasi come un libero, controllando
l’area di rigore sia nelle uscite sia giocando il pallone con i piedi.
LA FILOSOFIA E LA MENTALITA’
DELLA SOCIETA
"penso sia lo scopo dell’Ajax,
creare giocatori e portarli in prima squadra il prima possibile, e poi li
vendiamo non per le noccioline , ma per un sacco di soldi’’
MARTIN JOL ( EX allenatore Ajax)
Ciò che sorprende è che il
settore giovanile non è un collegio, il sistema prevede una flotta di pullman
che prendono gli studenti dalle loro scuole a metà giornata scolastica, e li
accompagnano nelle strutture del club dove ci sono gli insegnanti che li guidano
negli studi teorici, prima che si applichino alla pratica ( e prima dell’
allenamento ovviamente).
Ogni giocatore nel settore
giovanile ha una vita privata. Ritornano alle loro case ogni giorno, giocano
con i loro amici per strada, siedono a cena con le loro famiglie.
GLI AJAX CAMP
L’Ajax investe sui giovani anche attraverso gli Ajax
camp, vuole insegnargli il modo in cui possono migliorarsi. Ogni ragazzo è in
possesso di un ‘’passaporto Ajax’’, all’interno sono annotate caratteristiche
fisiche, tecniche e realizzazioni. I prescelti superano un lungo processo di
studio.A cura di David Boni
L'AFC Ajax è stato fondato il 18/03/1900. E se Sneijder è un campione immagina il non nominato Bergkamp!
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