Per insegnare tattica, per esempio, bisogna aver
chiaro le proprietà delle trasformazioni geometriche (traslazione, scalatura,
rotazione, riflessione, deformazione, posizione, orientamento e fattori di
scala)e, attraverso un percorso di studio della geometria, giungere alla
trasformazione più semplice: Z → Z2
+C, allo studio dei frattali.
Difficilmente si possono proporre soluzioni tattiche
coerenti nell’applicazione grafica e sul campo se si conoscono poco i concetti
delle funzioni che mappano le posizioni dei calciatori, se non si ha idea delle
trasformazioni geometriche nel piano complesso.
Trasformare il gioco del calcio e gli obiettivi di
allenamento in formalismi è inopportuno.
La struttura del gioco è GEOMETRICA.
La percezione e la condivisione dello spazio porta i
calciatori a immaginare figure geometriche reali e immaginarie e non posso che
pensare a Freeman che ci illustra il funzionamento cerebrale delle persone
avvalendosi delle teorie del caos e dei sistemi dinamici non lineari, e non
posso non pensare al quadro di coordinate che scaturisce dall’informazione e
alle conseguenti azioni che ognuno acquisisce e interpreta dall’interazione
ambiente-corpo: alle coordinate egocentriche e alle coordinate allocentriche.
Perché la geometria dei frattali?
Perché a differenza di Kandinsky non riesco ad umanizzare la geometria
euclidea:” La linea geometrica è un’entità invisibile. E’ la traccia del punto
in movimento, dunque un suo prodotto. Nasce dal movimento e precisamente dalla
distruzione del punto. (….). Qui si compie il salto dallo statico al dinamico.”
Kandinsky.
Per tornare ai formalismi del calcio, il gioco mi
piace pensarlo, viverlo e riceverne spontaneamente le emozioni con un approccio
interdisciplinare, complesso, con gli strumenti della geometria frattale che mi
permette di studiarne la regolarità nell’apparente disordine.
A margine il disegno di un esempio di trasformazioni
geometriche euclidee (traslazione e rotazione).
Nei prossimi giorni posterò esempi di trasformazioni
geometriche nel piano complesso.
Dalla Casetta sul Lago di Posta Fibreno, 19.01.2016
Angelomaria Martini
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