lunedì 27 maggio 2013

I GIOCHI DI POSIZIONE

Nell’allenamento moderno, nel quale si sommano, o per necessità o per volontà, nella medesima esercitazione componenti tecniche-tattiche e fisiche niente è più allenante di un possesso palla. Possesso palla che deve essere redditizio e non sterile! Ossia deve essere
visto come uno strumento che mi permette di organizzare la fase offensiva, mi permette di conquistare terreno verso la porta avversaria e deve attirare verso il portatore di palla l’avversario in modo tale che lasci uno spazio libero da attaccare. La domanda che viene spontanea allora è…. I giochi di posizione sono dei possessi palla? La risposta è si! Però i giochi di posizione hanno caratteristiche superiori e regole diverse e quindi sono più allenanti rispetto ai semplici possessi palla. Diciamo che essi rappresentano una evoluzione ed una specializzazione del tradizionale possesso palla! L’aspetto tecnico-tattico individuale trova nei giochi di posizione grande specificità. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico vado a lavorare sulla trasmissione diretta/indiretta e sulla ricezione/controllo orientato, per quanto riguarda l’aspetto tattico vado a lavorare principalmente sullo smarcamento e sulle linee di passaggio. Per facilitare l’esercitazione e permettere un suo regolare e fluido svolgimento, in tutti i giochi di posizione la squadra in possesso palla si trova in superiorità numerica grazie all’utilizzo dei giocatori “jolly”. Il numero dei “jolly” è proporzionale al livello delle abilità tecniche/tattiche dei giocatori che alleniamo,  tanto più il livello è basso e maggiore sarà l’utilizzo di giocatori “jolly”. La parola stessa “Giochi di posizione” implica che uno degli obiettivi da rispettare all’interno dell’esercitazione è il ruolo/posizione in campo affidata dall’allenatore. Se vogliamo evitare nei giovani, specialmente nelle prime fasce di età, la specializzazione del ruolo basta alternare i ragazzi nelle varie posizione in modo tale da insegnare più di un ruolo. Ma  è anche vero che durante una partita ci sono compiti, ruoli e spazi diversi a seconda della posizione in cui si gioca e l’esercitazione risulta efficace se riesce a riproporre gli stessi parametri come i giochi di posizione sanno esercitare. All’inizio può sembrare difficile organizzare un gioco di posizione sicuramente è più facile organizzare un possesso palla basta infatti dividere il gruppo in due e mandarli in campo. Con i giochi di posizione invece la prima cosa da fare è decidere i jolly successivamente dividere il gruppo in due e schierare i giocatori in campo rispettando i propri ruoli. Nei giochi di posizione viene anche sviluppata anche la capacità cognitiva, perché sia al giocatore in possesso che al non fa porre una serie di domande a cui bisogna dare una risposta veloce. Quando passare la palla? Dove passarla? Quando mi devo smarcare come mi devo smarcare? Ecc. ecc.
L'elemento chiave è il passaggio. Non si tratta però di muovere la palla da un lato all'altro del campo senza obiettivi. Occorre eseguire delle giocate per disorganizzare la fase difensiva avversaria. Inoltre chi passa la palla deve migliorare le condizioni del compagno che la riceve: in pratica, il passaggio già include e suggerisce la giocata successiva di chi sta per gestire la sfera.
"è la cosa più bella che ho visto nella mia vita. Si sente solo il pallone. Tac, tac, tac… Non ho mai visto allenamenti di così alto livello. Giorno per giorno, le sedute sono meglio delle partite; non mi è mai capitato nulla di simile”
Cesc Fabregas sui giochi di posizione.

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