giovedì 7 maggio 2015

UNA PROPOSTA DI ESERCITAZIONE FRATTALE di Angelomaria Martini.


La geometria frattale si avvicina al gioco del calcio più della astratta geometria euclidea, in quanto ne descrive più appropriatamente micro o macro spazi, organizzazione e innovazioni tattiche.

La combinazione tra geometria frattale, neuroscienze e informatica ci introduce nei processi algoritmici, i quali descrivono e trasformano l’informazione attraverso calcolatori che elaborano dei dati (input) e li trasformano in output.

Gli allenatori di calcio dovrebbero avvalersi della conoscenza delle scienze della complessità e della geometria frattale legata matematicamente alle dinamiche sia lineari che non lineari per esplorare, per esempio, situazioni di gioco variabili e riuscire a configurare tutte le soluzioni tattiche possibili e praticabili in un dato contesto.

Essendo il calcio un gioco, le situazioni tattiche e i gesti tecnici più appropriati vanno ricercati tramite un apprendimento euristico.

Non bisogna formalizzarsi nel perfezionare pattern, ma ricercare le soluzioni migliori delle difficoltà tattiche, che variano continuamente negli spazi più o meno grandi e nella densità di compagni e avversari.

La metodologia di allenamento dell’approccio ecologico è completamente diversa da un approccio cognitivo e per quanto riguarda le abilità motorie si hanno ricadute didattiche completamente diverse anche a livello di scuola calcio: il cognitivo ‘motor approach’; l’ecologico ‘action approach’. 
Perché questa correlazione tra geometria frattale e neuroscienze?
Scrive Benoit Mandelbrot:” Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiare.”

Come, del resto, risulta chiara una corrispondenza tra il ruolo delle neuroscienze e l’approccio metodologico ecologico-dinamico.

Da Benjamin Libet:”In breve, è solo il fenomeno dell’esperienza soggettiva cosciente, associato con tutte le complesse funzioni cerebrali, che è modellato dal cmc (campo mentale cosciente)”.

Tutto ciò Libet lo riferisce: all’immagazzinamento delle informazioni, l’apprendimento e la memoria, i processi di stimolo e di attenzione, gli stati emotivi.

Il paradigma delle esercitazioni rigide e meccaniche che orma si sono imposte nelle proposte di allenamento del calcio oltre ogni ragionevole misura, mutilando la realtà, desintegra il molteplice e tutti gli elementi eterogenei indissolubilmente associati.

Gli allenamenti efficaci combinano diversi elementi e bisogna recuperare la centralità della ‘unità complessa’ del gioco creativo e non ridurre alla somma delle sue parti.

E’ da apprezzare l’uso della cibernetica nel calcio in quanto dei software appropriati portano oltre che informazione anche organizzazione e sono utili nella descrizione dei sistemi complessi.

Creare modelli e simulazioni con il calcolatore aiuta a promuovere, tramite laboratori virtuali, nuove idee per l’evoluzione del gioco stesso, tenendo ben presente che il calcolatore è succube all’input, mentre l’uomo risponde in maniera diversa rispetto allo stesso input.

“Infatti, il pensiero cosciente dell’uomo può creare nuovi assiomi, creazione impossibile per un computer” Edelman e Tononi ‘UN UNIVERSO DI COSCIENZA’.

Prima di proporre una esercitazione semplificata che fa uso della geometria frattale, devo richiamare, per ulteriore chiarezza, alcuni concetti della geometria della natura.

   1) Un frattale contiene altri frattali e numerose altre strutture frattali.
   2) La semplicità della esercitazione si accompagna alla complessità del gioco.
 3) I due quadrati del disegno godono della proprietà dell’ autosimilarità e, per costruirli, ho usato la formula r=dimensione  di n, dove r è il rapporto di similitudine (r=l/n), n è il numero delle parti autosimili e dimensione è la dimensione dell’oggetto.

Tutto ciò per arrivare ad una scala decrescente, geometricamente è una ometetia.

     La costruzione si basa su un algoritmo molto semplice come metodo costruttivo (i lati del quadrato divisi per due)  che può essere iterata per un numero ipoteticamente infinito sia verso il macro che verso il micro. Pe il quadrato micro ho preso in esame un ¼ dell’oggetto totale.

ESERCITAZIONE

L’esercitazione si basa sullo sviluppo di tutte le possibili triangolazioni (per esempio ricerca del quarto uomo esterno al quadrato grande, ecc.), dei verdi opposti ai neri per portare palla nel quadrato piccolo e giocare 3/1 ( verdi contro un solo calciatore rosso) e fare goal. In pratica, dal macro al micro. Successivamente si passa dal micro al macro (rossi contro un solo calciatore verde nel quadrato piccolo) e gli altri due verdi sostituiscono i rossi sulle fasce. Si porta palla nel quadrato grande e si gioca 5/3 ( tre rossi più due verdi opposti ai neri) per fare goal.
Conclusa l’azione il pallone passa ai neri che giocano contro i rossi ed attraverso l’opportuna triangolazione si continua dal macro al micro e così via. Dopo alcune rotazioni si invertono i portieri.
Le varianti per sviluppare altri obiettivi tattici e di gesti tecnici e trovare configurazioni frattali sono infinite. Il calcio è creatività e per svilupparlo, in un processo logico-razionale, abbiamo bisogno della geometria frattale e non di una geometria eterna e statica.


Dalla Casetta del lago di Posta Fibreno, 05/05/2015                     Angelomaria Martini      



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