La geometria frattale si avvicina al gioco del calcio più della astratta geometria euclidea, in quanto ne descrive più appropriatamente micro o macro spazi, organizzazione e innovazioni tattiche.
La combinazione tra geometria frattale, neuroscienze
e informatica ci introduce nei processi algoritmici, i quali descrivono e
trasformano l’informazione attraverso calcolatori che elaborano dei dati
(input) e li trasformano in output.
Gli allenatori di calcio dovrebbero avvalersi della
conoscenza delle scienze della complessità e della geometria frattale legata
matematicamente alle dinamiche sia lineari che non lineari per esplorare, per
esempio, situazioni di gioco variabili e riuscire a configurare tutte le
soluzioni tattiche possibili e praticabili in un dato contesto.
Essendo il calcio un gioco, le situazioni tattiche e
i gesti tecnici più appropriati vanno ricercati tramite un apprendimento
euristico.
Non bisogna formalizzarsi nel perfezionare pattern,
ma ricercare le soluzioni migliori delle difficoltà tattiche, che variano
continuamente negli spazi più o meno grandi e nella densità di compagni e
avversari.
La metodologia di allenamento dell’approccio
ecologico è completamente diversa da un approccio cognitivo e per quanto
riguarda le abilità motorie si hanno ricadute didattiche completamente diverse
anche a livello di scuola calcio: il cognitivo ‘motor approach’; l’ecologico
‘action approach’.
Perché questa correlazione tra geometria frattale e
neuroscienze?
Scrive Benoit Mandelbrot:” Si ritiene che in qualche
modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente
umana, è per questo che la gente li trova così familiare.”
Come, del resto, risulta chiara una corrispondenza
tra il ruolo delle neuroscienze e l’approccio metodologico ecologico-dinamico.
Da Benjamin Libet:”In breve, è solo il fenomeno
dell’esperienza soggettiva cosciente, associato con tutte le complesse funzioni
cerebrali, che è modellato dal cmc (campo mentale cosciente)”.
Tutto ciò Libet lo riferisce: all’immagazzinamento
delle informazioni, l’apprendimento e la memoria, i processi di stimolo e di
attenzione, gli stati emotivi.
Il paradigma delle esercitazioni rigide e meccaniche
che orma si sono imposte nelle proposte di allenamento del calcio oltre ogni
ragionevole misura, mutilando la realtà, desintegra il molteplice e tutti gli
elementi eterogenei indissolubilmente associati.
Gli allenamenti efficaci combinano diversi elementi
e bisogna recuperare la centralità della ‘unità complessa’ del gioco creativo e
non ridurre alla somma delle sue parti.
E’ da apprezzare l’uso della cibernetica nel calcio
in quanto dei software appropriati portano oltre che informazione anche
organizzazione e sono utili nella descrizione dei sistemi complessi.
Creare modelli e simulazioni con il calcolatore
aiuta a promuovere, tramite laboratori virtuali, nuove idee per l’evoluzione
del gioco stesso, tenendo ben presente che il calcolatore è succube all’input,
mentre l’uomo risponde in maniera diversa rispetto allo stesso input.
“Infatti, il pensiero cosciente dell’uomo può creare
nuovi assiomi, creazione impossibile per un computer” Edelman e Tononi ‘UN
UNIVERSO DI COSCIENZA’.
Prima di proporre una esercitazione semplificata che
fa uso della geometria frattale, devo richiamare, per ulteriore chiarezza,
alcuni concetti della geometria della natura.
1) Un
frattale contiene altri frattali e numerose altre strutture frattali.
2) La
semplicità della esercitazione si accompagna alla complessità del gioco.
3) I
due quadrati del disegno godono della proprietà dell’ autosimilarità e, per
costruirli, ho usato la formula r=dimensione di n, dove r è il rapporto di similitudine
(r=l/n), n è il numero delle parti autosimili e dimensione è la dimensione
dell’oggetto.
Tutto ciò per arrivare
ad una scala decrescente, geometricamente è una ometetia.
La
costruzione si basa su un algoritmo molto semplice come metodo costruttivo (i
lati del quadrato divisi per due) che
può essere iterata per un numero ipoteticamente infinito sia verso il macro che
verso il micro. Pe il quadrato micro ho preso in esame un ¼ dell’oggetto
totale.
ESERCITAZIONE
L’esercitazione si basa
sullo sviluppo di tutte le possibili triangolazioni (per esempio ricerca del
quarto uomo esterno al quadrato grande, ecc.), dei verdi opposti ai neri per
portare palla nel quadrato piccolo e giocare 3/1 ( verdi contro un solo
calciatore rosso) e fare goal. In pratica, dal macro al micro. Successivamente
si passa dal micro al macro (rossi contro un solo calciatore verde nel quadrato
piccolo) e gli altri due verdi sostituiscono i rossi sulle fasce. Si porta
palla nel quadrato grande e si gioca 5/3 ( tre rossi più due verdi opposti ai
neri) per fare goal.
Conclusa l’azione il
pallone passa ai neri che giocano contro i rossi ed attraverso l’opportuna
triangolazione si continua dal macro al micro e così via. Dopo alcune rotazioni
si invertono i portieri.
Le varianti per
sviluppare altri obiettivi tattici e di gesti tecnici e trovare configurazioni
frattali sono infinite. Il calcio è creatività e per svilupparlo, in un
processo logico-razionale, abbiamo bisogno della geometria frattale e non di
una geometria eterna e statica.
Dalla Casetta del lago
di Posta Fibreno, 05/05/2015 Angelomaria Martini
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