NAZIONALE UNDER 21
ROMA,
19 giugno 2013 - “Non torniamo con l'amaro in bocca, dobbiamo essere
grati a questi ragazzi che hanno dato davvero tutto”: così Arrigo
Sacchi, coordinatore tecnico delle nazionali giovanili della Figc,
commenta il secondo posto dell'Under 21 nell'Europeo di categoria
intervenendo ai microfoni di Radio 24.
“C'era
un'altra squadra – continua Sacchi - che come noi aveva metà dei
giocatori provenienti dalla serie B ed era l'Inghilterra, che ha fatto
zero punti. La nostra Under ha eliminato l'Olanda, che era la nazionale
che due mesi fa ha giocato contro la nostra nazionale maggiore”.
Da
sempre assertore dell’importanza dei vivai e pronto a puntare sui
giovani, il coordinatore azzurro insiste su un concetto: “Poca fiducia
dei club nei giovani? Quando la centralità è il gioco, i calciatori
diventano interpreti stupendi. Se la centralità invece è il giocatore,
il giovane non può avere la conoscenza e l'esperienza di uno più
esperto. Il nostro è un ambiente isterico e frastornante, mentre con i
giovani bisogna fare un lavoro di pianificazione a lungo termine”.
L’Italia
rischia di restare indietro, Sacchi spiega il motivo: “Non è questione
di mentalità, ma di ignoranza. Sarebbe come se al cinema si prendessero
grandi attori per recitare a soggetto senza una trama, come se nelle
commedie non ci fosse un copione o nella musica uno spartito. La musica è
creata dal grande musicista o ognuno suona quello che vuole. Fin quando
non avremo capito questo come la Spagna o il resto del mondo...”.
FONTE: FIGC
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