Nuova regola del fuorigioco
la circolare n°1 della FIFA diventa ufficiale.
Ci risiamo. Nell’era digitale, nell’era in cui sarebbe possibile
usufruire della tecnologia ai fini del miglioramento della qualità della
vita, arriva un’altra decisione della FIFA che farà sicuramente molto discutere.
Una degli aspetti più complicati del gioco più amato al mondo è, senza dubbio, il fuorigioco.
A molti sarà capitato di spiegarlo più e più volte a madri, mogli e
fidanzate e soltanto i più fortunati hanno potuto apprezzarne la
facilità di comprensione. A molti sarà capitato il classico litigio del
lunedì mattina al bar, con gli amici, all’urlo “Era fuorigioco!”
Fino a qualche tempo fa, molti di noi si sono trovati di fronte alla
necessità di rispiegare, in parte, l’essenza stessa della regola e
distinguere tra fuorigioco attivo e passivo. Oggi interviene la FIFA.
Ma, a quanto sembra, non a far chiarezza. Non ad introdurre moviola o
tecnologia, ma a stabilire che qualora l’avversario tocchi il pallone in
maniera volontaria, automaticamente rimette in gioco il calciatore
avversario. Ma attenzione, se il tocco è involontario, l’arbitro ha il
dovere di giudicare la posizione come di fuorigioco. Tutto sarà affidato
alla discrezionalità dell’arbitro che, in una frazione di secondo,
dovrà interpretare la volontà del giocatore ed assumere una decisione
che, soprattutto in alcuni casi potrebbe valere addirittura un trofeo o
un campionato.
Insomma, piuttosto che semplificare, per agevolare gli attaccanti nella disperata ricerca dello spettacolo, Blatter rischia di mandare nel caos la classe arbitrale.
Tutto frutto della volontà di agevolare gli attaccanti e far aumentare
il numero di gol. Più gol significa più spettacolo. Come se uno zero a
zero non fosse più il risultato perfetto della partita perfetta.
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